“Con queste premesse, la costruzione dei personaggi viene condizionata sia dalla prevaricante regia di Wilson, sia dalla mancanza di un vera regia orchestrale e vocale. I fraseggi risultano non di rado superficiali e meccanici. L’unica in grado di dare respiro e tensione poetica alla propria parte è Guanqun Yu. Il soprano cinese non è certo un drammatico di agilità ma ha una voce di bel timbro e adeguatamente impostata (non particolarmente corposa nei gravi) che le consente di risolvere in chiave lirica il personaggio di Leonora. Inizia un po’ sottotono nel primo atto, ma cresce a partire dal secondo fino a imporsi nel quarto per l’accento toccante e la varietà espressiva, restituendo le tinte aeree e sfumate di un romanticismo lunare attraverso una convincente impronta belcantistica. A lei, dopo “D’amor sull’ali rosee”, tocca l’applauso più caloroso e convinto della serata.”

Connessi all’Opera

“Guanqun Yu, giovane e bolognese d’adozione è invece protagonista di una prova che nel corso della serata si fa via via più convincente. La sua Leonora parte un po’in salita, per trovare poi un bello sviluppo attraverso un’emissione fluida, linea di canto salda e ben colorata e buon fraseggio.”

Le Salon Musical